Mancanza di rispetto anche per la morte

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  1. MinaScianca
     
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    Maso's family scusate ma ho bisogno di non sentirmi pazza, in quanto tutti quelli con cui parlo di questo mi dicono che io sono anormale quando sono certa di cio' che dico...
    Che ne pensate del concetto di "morte" in tv o su facebook?!?! Esempio: la vicenda di Cogne, di Avetrana, di Amanda e quell'altro, anche dei soldati morti in guerra ecc?!?! Io sono dell'idea che sia tutto una pagliacciata. O meglio parlarne dicendo è morta questa persona così e cosi è cronaca e ci sta, ma farne servizi di ore e ore tutti i giorni a distanza di anni, link ke girano dicendo "sei stata strappata via troppo presto, rimarrai il nostro angelo ecc ecc" condivisi da persone che non conoscono a me sembra una grande grande ipocrisia! Io sono amareggiata (parlando di episodi recenti) di cio' che è successo ad Avetrana(paesino ke conosco poichè andavo in vacanza nelle vicinanze) ma non ho MAI pubblicato link poichè se non conosco una persona mi sembra una messa in scena farlo e uno "spot" pubblicitario della pagina che lo ha creato sinceramente...Come il funerale in diretta oppure parenti che li vedo seguire sto funerale quasi come se fosse il loro, o una tomba monumentale in un paese dove non c'è nulla... Io dico: impariamo a rispettare la morte! A lasciare almeno per un po' di tempo la famiglia nel suo dolore, non pubblicizziamo tutto...Il rispetto per l'aldilà non c'è piu'! E concludo con un episodio avvenuto ieri che davvero mi ha turbata: entro su facebook e nella home mi trovo le foto del corpo morto della ragazza che sono state sbattute su internet e peggio ancora condivise!
     
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    CITAZIONE (MinaScianca @ 16/10/2010, 10:46)
    link ke girano dicendo "sei stata strappata via troppo presto, rimarrai il nostro angelo ecc ecc" condivisi da persone che non conoscono a me sembra una grande grande ipocrisia!

    Già questo è vero... io l'unico link che ho condiviso è stato il seguente:
    CITAZIONE
    Siete riusciti a commercializzare una tragedia. Prima avete sputtanato la vittima in ogni modo possibile, rendendo pubblico ogni minuscolo dettaglio della sua vita: il ragazzo che non amava, i messaggi sul cellulare, la vita privata. Era davvero necessario far sapere a tutta Italia delle tresche con i compagni di scuola, per proseguire con le indagini? Se Sarah non fosse stata strangolata e successivamente violentata, ma solo scappata da casa, non penso che l’avreste incoraggiata a ritornare, in questo modo.
    Tuttavia la ragazza è morta. La domanda che sorgerebbe spontanea a chiunque è: come comunicarlo alla madre? Quale può essere il modo meno doloroso per lei?
    “Signora, sua figlia Sarah è morta! Siamo alla ricerca del cadavere! Tra poco vedremo i dettagli ma prima una piccola pausa pubblicitaria. Restate con noi!” *ta ta tatatata ta ta tatatata tum tum tum*
    Ma questo non è sufficiente, in un paese come l’Italia, dove superare i limiti della decenza è pane quotidiano dei media e di chi se ne occupa. Dunque, la tv e giornali vengono monopolizzati: si parla dell’assassino di Sarah come “l’orco” o ”il mostro” e i familiari della vittima vengono continuamente intervistati. “Come state? Come vi sentite?”. Come diavolo dovrebbero sentirsi, secondo voi? Senza contare gli innumerevoli servizi, le trasmissioni, i retroscena che hanno dedicato o dedicheranno a questo caso. Una vera miniera d’oro, per la Rai.
    Intanto la donna che per depressione strangola il figlio di 3 anni passa del tutto inosservata.
    Poi il “fenomeno Sarah” sbarca anche sui social network, Facebook in primis. Gli utenti che non convidono almeno una decina di link del tipo ”Sarah, angioletto, mancherai a tutti noi ♥” sono considerati dei fottuti insensibili. Allo zio della ragazza vengono augurate le peggiori torture, la pena di morte e non sono: di essere appeso per le palle, squartato vivo, ammazzato di martellate, lapidato, sventrato o essere usato per vivisezioni ed esperimenti da laboratorio.
    Noi non conoscevamo Sarah. Per quel che ne sappiamo, avrebbe potuto essere una zoccola di prim’ordine. Ma se davvero vogliamo portarle rispetto, speculare in questo modo sulla sua morte non penso sia la strada da percorrere.

    Veramente non esiste più il rispetto... il dolore della madre è stato sbattuto su tutte le reti Tv e su youtube...
    CITAZIONE (MinaScianca @ 16/10/2010, 10:46)
    entro su facebook e nella home mi trovo le foto del corpo morto della ragazza che sono state sbattute su internet e peggio ancora condivise!

    Ma per davvero sono riusciti a fare una cosa del genere?! Ma come cazzarola hanno fatto? :O.O: E' illegale porca vacca!!!
     
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  3. •anima•
     
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    CITAZIONE
    entro su facebook e nella home mi trovo le foto del corpo morto della ragazza che sono state sbattute su internet e peggio ancora condivise!

    Le immagini non penso che realmente esistano in quanto, aprendo il link, bisognerebbe condividere e menate varie..
    Per quanto riguarda il mio punto di vista, ritengo che la tv non lasci modo di accettare la cosa ai parenti dei deceduti. Li bombardano di domande, di foto, li seguono con la videocamera, ecc... E questo è più che irrispettoso. Cosa eclatante riguardante l'omicidio di Sarah è stato il dire alla madre la verità sulla figla in diretta tv!!
     
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  4. G i a d a
     
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    vabbe leti... se non volevano tutta sta ''notorietà'' avrebbero potuto anche sottrarsi a tutte ste interviste eh...
     
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  5. •anima•
     
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    Si, ovvio, alcuni si.. ma, ad esempio, io ho visto una scena dove le telecamere seguivano la zia di Sarah e lei, dopo aver ripetuto più e più volte di lasciarla in pace, urlando "Lasciateci in pace!!" stava x tirare un sasso al camraman.. Dipende dalle circostanze...
     
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  6. G i a d a
     
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    si ma poi l'hanno lasciata in pace no?!
    purtroppo chiamasi TV!!
    fanno di tutto x avere uno scoop,vedi come hanno avvisato la madre eh..
     
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  7. •anima•
     
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    CITAZIONE
    si ma poi l'hanno lasciata in pace no?!

    No! Oggi la sorella di Sabrina, la cugina in carcere, ha completamente sclerato di fronte alle telecamere!
    Si, si chiama Tv e si vuole lo scoop però diamine, un po' di rispetto no?!
     
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    Cmq resta il fatto che quella famiglia ormai è distrutta... che roba...
     
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  9. •anima•
     
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    Mi è stato segnalato un articolo al riguardo
    http://www.repubblica.it/cronaca/2010/10/1...73/?ref=HREC2-2
    leggetelo se vi va, è molto interessante
     
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  10. Maritere
     
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    Ma povera creatura. Se ne sta parlando troppo in giro, dannazione! Ora sto zio maledetto ha cambiato ancora versione... ma io non so. è stato lui: STOP! la figlia sabrina non credo centri.
    Ma per favore finiamola...non si può accendere la tv in santa pace.
     
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  11. •anima•
     
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    C'ho fatto il tema oggi su questo argomento :asd:
     
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    The Phenom

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    Il fatto è che ormai da qualche anno l'Italia tira avanti con la cultura del reality show. Grande Fratello, Isola dei Famosi, Amici di Maria De Filippi e robe varie... tutto è atto ad anestetizzare ed intorpidire la coscienza dell'italiano medio, che così come non è più in grado di distinguere reality da vita vera, allo stesso modo diventa incapace di separare il concetto di bene e di male.

    La categoria giornalistica italiana si è ormai specializzata in questo. Quantomeno, quella televisiva. Perché questo è ciò che vuole la maggior parte della gente, perché quando qualcosa fa notizia si cerca disperatamente di fornire sempre più aggiornamenti anche se sbagliati o inventati. Il caso di Avetrana, così come quello di Cogne, così come tutti quelli di cui abbiamo una vaga memoria negli ultimi anni, sono di fatto dei reality show, nel senso letterale del concetto: in ogni telegiornale di praticamente tutti i canali televisivi troviamo almeno un servizio che discute del problema, con ospiti illustri quali criminologi, esperti comportamentali, psicologi, psichiatri, membri di giustizia eccetera... ognuno racconta la propria verità, ognuno espone il proprio punto di vista, e lo spettatore da casa, naturalmente, non si esime dal fare altrettanto, ma anzi, da buon discendente della scimmia imita l'esperto di turno. Quante volte in giro per strada, ma anche nei telegiornali stessi, o ancora su social network tipo Facebook, abbiamo sentito e letto di gente che, anche tra insulti assortiti, dice la propria su questo caso?
    Bussano proprio alla nostra porta, metaforicamente parlando, per darci questi aggiornamenti. Anche se una persona non è interessata, o non vuole interessarsi, alla fine viene ugualmente a conoscenza di queste cose.

    È la sintesi estrema del concetto stesso di reality, e peggio ancora, è la strumentalizzazione di una tragedia. Ed il peggio è che più avanti si va, peggio diventerà.

    Io credo che coloro che oggi si definiscono "giornalisti" dovrebbero rispolverare un po' di etica morale e professionale, oltre che di un pizzico di cervello... perché in questo momento l'Italia ne ha più bisogno che mai.

    Ma finché la stessa Italia sarà questa, finché quelli che dovrebbero essere i suoi tutori, i suoi governanti, i suoi stessi cittadini, sono questi, le cose possono solo cambiare in peggio.
     
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11 replies since 16/10/2010, 09:46   42 views
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