Addio Giancarlo Bigazzi...

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  1. Sade.masiniana
     
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    E' morto Giancarlo Bigazzi
    il Re Mida della canzone italiana
    Si è spento a Viareggio. Autore di successi fondamentali per Massimo Ranieri, Umberto Tozzi, Raf è stato il demiurgo della scena pop fiorentina degli anni Novanta: da Marco Masini a Aleandro Baldi. Domenica i funerali, alla badia Fiesolana
    di FULVIO PALOSCIA
    E' morto stanotte a Viareggio Giancarlo Bigazzi, figura storica della canzone italiana. Nato a Firenze nel 1940, produttore, compositore e paroliere, la sua carriera è iniziata alla fine degli anni Sessanta mettendo subito a segno due clamorosi successi come Luglio per Riccardo Del Turco e Lisa dagli occhi blu per Mario Tessuto; seguono, negli anni Settanta, altri clamorosi hits come Vent'anni e Erba di casa mia per Massimo Ranieri, Montagne Verdi per Marcella Bella, Non si può morire dentro per Gianni Bella.

    La grande svolta arriva con Umberto Tozzi, al cui successo mondiale Bigazzi dà un contributo decisivo regalandogli i più clamorosi successi come Ti amo, Gloria, Tu, Stella Stai. Alla fine degli anni Ottanta inizia a dedicarsi ad un gruppo di artisti fiorentini che, grazie alla sua produzione e alle sue idee musicali (spesso in tandem con Beppe Dati, che con lui ha scritto tra l'altro anche Cirano per Francesco Guccini), arriveranno al grande successo: dalla controversa collaborazione con Marco Masini, che lancia trionfalemente con Disperato e che deve a Bigazzi le sue canzoni più note, a Aleandro Baldi e Paolo Vallesi. Decisivo anche il lavoro insieme a Raf: dalla collaborazione nasce ad esempio Cosa resterà (di questi anni Ottanta), uno dei maggiori successi del cantautore pugliese ma fiorentino d'adozione. Ed è in questi anni che Bigazzi trionfa a Sanremo, festival che lo ha visto più volte sul podio dei vincitori, con Si può dare di più scritta per il trio Morandi-Ruggeri-Tozzi.

    Parallelamente all'attività di produttore discografico e autore, Bigazzi porta avanti l'esilarante, goliardico progetto Squallor, gruppo demenzial-irriverente che deve molto alla sua ironia toscana: sono 25 anni di dischi di culto, di successi clandestini che culmineranno con il disco Arrapaho da cui viene tratto un film, al quale Bigazzi partecipa. E il legame tra il musicita fiorentino e il grande schermo è forte: sue le colonne sonore di Mery per sempre e Ragazzi fuori di Marco Risi, e del premio Oscar Mediterraneo di Gabriele Salvatores.

    Descritto da chi lavorava con lui come un autentico padre burbero e generoso, Bigazzi era un artigiano della musica mosso da una passione grandissima e da un intuito formidabile che sapeva coniugare autorialità e marketing, mix che affascinò i più diversi artisti. Mina compresa.

    La salma di Giancarlo Bigazzi arriverà questa sera alla Badia Fiesolana (san Domenico, Fiesole) dove da venerdì mattina sarà aperta la camera ardente. Sempre alla Badia Fiesolana si svolgeranno i funerali, domenica.



    FONTE: http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/...liana-28409139/

    Riposa in pace, addio poeta.
     
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  2. G i a d a
     
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    che notizia... mamma mia.. non mi viene da dire niente a riguardo..
     
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1 replies since 19/1/2012, 16:21   52 views
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